PRIN 2022 / Stoppato
Acronimo: H2OJ
Titolo: Incentivizing water efficiency in industrial energy production systems
Responsabile scientifico: prof.ssa Anna STOPPATO - Dipartimento di Ingegneria Industriale-Università degli Studi di PADOVA
Coordinatore: prof. Luca VESPIGNANI – Università degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA
Partner-Unità di ricerca: Dipartimento di Ingegneria Industriale-Università degli Studi di PADOVA
Bando: PRIN 2022 - Decreto Direttoriale n. 104 del 02-02-2022
Durata: 28/09/2023 – 27/09/2025 (24 mesi)
Budget totale progetto: € 245.860,00
Abstract del progetto
L’acqua potabile non è più solo un bene naturale, né tanto meno un bene oggi accessibile a tutti. Di qui la necessità di un allargamento del quadro normativo a tutela della stessa. Il che può avvenire soltanto considerandola, in una prospettiva più ampia, pure dal punto di vista patrimoniale e sottoponendola, di conseguenza, a tassazione o ad altre forme di valutazione economica in modo da favorirne la conservazione e la riproduzione. Ciò vale, in particolare, per quanto concerne il suo utilizzo nei processi industriali (solo in Italia, ne sono stati impiegati in media 8,8 litri per ciascun euro di produzione realizzata), con riferimento ai quali è quanto mai necessario improntarne un uso sostenibile, in termini sia di qualità che di quantità, anche perché la scarsità di acqua dolce sta diventando una minaccia per lo sviluppo, tenuto conto che la situazione viene ulteriormente aggravata dai cambiamenti climatici in atto.
In una simile prospettiva, il progetto si concentra sull’utilizzo della risorsa in questione nella produzione di energia sia da combustibili fossili, sia da fonti rinnovabili, sia da rifiuti, relativamente alla quale si registra una domanda in costante aumento, legata all’incremento della popolazione mondiale, ai nuovi modelli di consumo, al processo di urbanizzazione. Profilo, questo, la cui rilevanza ha trovato recentemente conferma nella situazione di emergenza evidenziatasi a seguito del conflitto in corso tra Russia ed Ucraina, col conseguente innalzamento dei prezzi a carico degli utenti finali (privati ed aziende).
Tuttavia, la rivalutazione dello sfruttamento idrico è ostacolata dal bassissimo costo economico del bene, che disincentiva investimenti non solo su nuove tecnologie, ma altresì su quelle esistenti in grado di migliorarne l’efficienza, sebbene, come sancito espressamente dalla recente riforma dell’art. 41 Cost., l’attività economica, pubblica e privata, debba essere indirizzata e coordinate anche a fini ambientali. E l’obiettivo del progetto è appunto quello di ricercare un bilanciamento tra tutela dell’acqua e sviluppo industriale individuando nuove soluzioni, in primis a livello normativo, che possano ottimizzarne l’impiego nell’ambito della produzione energetica, in un’ottica di sostenibilità.
Più nello specifico, si verificherà se possa essere attuabile un sistema di agevolazioni e/o certificazioni strutturate sulla base delle concrete tecniche attuate in tale settore. Un’ipotesi del genere sembra infatti preferibile rispetto ad altre che rischierebbero di far pagare la transizione ecologica ai consumatori, nella misura in cui i costi di strumenti di carattere punitivo potrebbero essere verosimilmente riversati dagli operatori sul mercato. Adottare una logica premiale, invece, consentirebbe di allocare detto costo alla spesa pubblica, con una distribuzione congrua alla capacità contributiva di ciascun cittadino, coerentemente col principio di progressività (Art. 53 Cost.).
Drinking water is no longer just a natural good, nor is it a good that is now accessible to all. Hence the need for an expansion of the regulatory framework for its protection. This can only be done by considering it, in a broader perspective, also from an economic point of view and subjecting it, consequently, to taxation or other forms of economic evaluation to promote its conservation and reproduction. This applies, in particular, with regard to its use in industrial processes (in Italy alone, an average of 8.8 litres was used for each euro of production made), with reference to which it is very necessary to imprint a sustainable use, both in terms of quality and quantity, also because the scarcity of clean water is becoming a threat to development, taking into account that the situation is further exacerbated by climate change.
In a similar perspective, the project focusses on the use of this resource in the production of energy from fossil fuels, renewable sources, and waste, for which there is a growing demand, related to the increase in world population, new consumption patterns, and the process of urbanisation. This profile, whose importance has recently been confirmed by the emergency following the ongoing conflict between Russia and Ukraine, with the consequent increase in prices charged to end users (private individuals and companies).
However, the revaluation of water exploitation is hindered by the very low economic cost of the good, which discourages investment not only on new technologies, but also on existing ones able to improve efficiency, although, as explicitly stated by the recent reform of art. 41 Cost., the economic activity, public and private, must be directed and coordinated also for environmental purposes. The objective of the project is precisely to seek a balance between water protection and industrial development by identifying new solutions, primarily at the regulatory level, which can optimise the use in energy production, with the aim of sustainability.
More specifically, it will be verified if it could be feasible to implement a system of facilities and/or certifications structured on the basis of concrete techniques implemented in this sector. Such a hypothesis seems, in fact, to be preferable to others that would risk making consumers pay for the ecological transition, insofar as the costs of punitive instruments could probably be passed on to the market by operators. On the other hand, adopting a reward logic would allow for the allocation of this cost to public spending, with a distribution in line with the ability of each citizen to pay, in accordance with the principle of progressivity (Art. 53 of the Constitution).